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In treno, senza biglietto per chissà dove,
senza un soldo, bucato dietro,
inseguiamo il sole perché stiamo all'oscuro talmente a lungo
che adesso siamo come due gatti e vediamo al buio.
Abbiamo fame, cerca il cibo tra i rifiuti, l'istinto animale,
senza un Dio che ci aiuti, e riscopriamo il gusto del sangue
ora che siamo cosi piccoli possiamo avere un'occasione grande
e per avere un futuro i pugni mi romperanno il naso,
sicuro sì, di non rimanere aggrappato al caso.
E tra gli sconfitti siamo i migliori,
scendi di corsa, scappiamo dai controllori.


Trasformeremo la ruggine in oro
ma dietro l'angolo non trovo il perdono
per quello che non ho
io non mi dispero, perché negli è occhi tuoi
che si nasconde ciò che conta per davvero.

Trasformo la ruggine in oro
ma dietro l'angolo c'è ancora il dolore
che non dimentico
io non mi dispero, perché è negli occhi tuoi
che si intravede ciò che ha senso per davvero.

Con il corpo e lo spirito ammaccato,
è come se nel cuore avessi un vetro conficcato.
Ma in questo squallore troveremo la bellezza
e arriverà la forza nella debolezza.
La rabbia mai spenta,
ai confini del mondo la pace non è mai stata così violenta.
Parla piano, dormiamo in due su un divano,
torniamo in strada, tanto nessuno sa chi siamo.
A testa alta, anche vestiti male, con lo sguardo brutto
troviamo amore tra la folla e il lutto,
sei appesa a un filo senza nemmeno un filo di trucco,
non avere più niente per poi ritrovare tutto.

A volte la realtà ci da la scossa
e ci resta un sapore di ruggine e di ossa,
dalla sconfitta nasce la riscossa,
per toglierci il sapore di ruggine e di ossa.
Non avere più niente per poi ritrovare tutto,
stiamo precipitando ma saremmo pronti all'urto.
Non avere più niente per poi ritrovare tutto.
Non avere più niente per poi ritrovare tutto.